Archivio Leader

La fase pilota di LEADER (1991-1993), che interessava in particolar modo le zone rurali svantaggiate, ha coinvolto 217 regioni europee, fra le quali anche il nostro territorio. Nel periodo 1994-1999, l’Iniziativa LEADER era ancora circoscritta a tali zone. Tra il 2000 e il 2006, forte dei risultati raggiunti, il metodo si è rapidamente esteso a tutti i tipi di territori rurali. Giunto al suo quarto periodo di programmazione (2007-2013), l’approccio è divenuto parte integrante della politica di sviluppo rurale dell’UE, coprendo circa 2402 territori rurali negli Stati membri.

Che cosa è il Progetto Leader

L’area obiettivo del programma LEADER I comprendeva i comuni di Minucciano, Giuncugnano, Sillano, Piazza al Serchio, San Romano in Garfagnana, Villa Collemandina, Castiglione di Garfagnana, Pieve Fosciana e Fosciandora ed il sistema Apuano con i comuni di: Minucciano, Camporgiano, Vagli di Sotto, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Molazzana, Gallicano e Vergemoli.
Per il coordinamento e la gestione del programma LEADER, il 25 giugno 1991 fu costituito il GAL Garfagnana Ambiente e Sviluppo s.c.r.l. con sede a Castelnuovo di Garfagnana, che è stato posto in liquidazione nel 2015 dopo aver concluso positivamente le rendicontazioni relative alla quarta edizione dell’Iniziativa stessa, nel frattempo confluita nell’alveo della programmazione regionale dei fondi europei di sostegno all’agricoltura.
Il PAL (Piano d’Azione Locale) del LEADER I, attraverso gli interventi di qualificazione dei servizi all’impresa agricola, artigianale e commerciale, ha avuto il merito di elevare le capacità manageriali dell’imprenditoria locale per favorire un nuovo sviluppo legato all’ambiente, alla sua valorizzazione e conservazione.

La seconda edizione dell’Iniziativa Comunitaria LEADER ha interessato il nostro territorio nel periodo 1994-1999. Durante questo periodo, ed in particolar modo a seguito dei gravi fatti alluvionali che colpirono l’Alta Versilia nel 1996, l’allora GAL Garfagnana Ambiente e Sviluppo s.c.r.l. ha guadagnato visibilità a livello europeo anche grazie ad alcuni progetti legati alla forestazione.
Complessivamente il programma LEADER II nel periodo ha finanziato 104 progetti infrastrutturali che hanno previsto oltre 7.100.000 euro di investimenti, 33 manifestazioni culturali e gastronomiche locali con oltre 1.038.000 euro di spese ammissibili, 18 progetti di formazione, studi e ricerche del valore di oltre 780.700 euro, 51 progetti di aiuti alle assunzioni che hanno distribuito oltre 374.000 euro nel territorio e 11 progetti di servizi del valore di oltre 234.600 euro.
I settori maggiormente valorizzati sono stati: Agricoltura – Forestazione – Prodotti Tipici, Ambiente e Territorio, PMI e Artigianato, Turismo rurale e Agriturismi.

Con la sua terza edizione (denominata LEADER PLUS e riferita al periodo 2000-2006) l’Iniziativa Comunitaria LEADER ha raggiunto la sua maturità, tanto che nel successivo periodo di programmazione 2007-2013 il metodo LEADER è divenuto l’approccio di riferimento per tutta la politica di sviluppo rurale dell’Unione europea.
L’area obiettivo del programma ha interessato la parte montana delle province di Lucca e di Pistoia. Per la provincia di Lucca comprendeva il territorio delle Comunità Montane della Garfagnana, dell’Alta Versilia, della Media Valle del Serchio, della Zona “N”; per la provincia di Pistoia comprendeva la Comunità Montana Zona “O” e l’area montana del comune di Pistoia.
I tematismi prescelti per l’attuazione del PAL (Piano di Azione Locale) sono stati due: il principale, “Miglioramento della qualità di vita nelle zone rurali” cui è stato assegnato il 52% della dotazione finanziaria, e due secondari: “Utilizzazione di nuove conoscenze e nuove tecnologie per aumentare la competitività dei prodotti e dei servizi dei territori” cui è assegnato il 34% della dotazione finanziaria e “Valorizzazione dei prodotti locali, in particolare agevolando mediante una azione collettiva l’accesso ai mercati per le piccole strutture produttive” cui è stato assegnato il 14% della dotazione finanziaria.
Le risorse totali disponibili erano di oltre 4.100.000 euro.

In questa programmazione il metodo LEADER ha trovato la sua collocazione all’interno del PSR – Piano di Sviluppo Rurale – della Regione Toscana per il periodo 2007-2013, approvato dalla Commissione Europea nel settembre del 2007.
In tale ambito il GAL Garfagnana Ambiente e Sviluppo ha proseguito la sua missione istituzionale di animazione e promozione del territorio, declinando gli obiettivi del PSR con particolare riguardo all’aumento della competitività del settore agricolo e forestale, alla valorizzazione dell’ambiente e delle aree rurali, al miglioramento della qualità della vita nelle zone rurali e alla diversificazione delle attività economiche.
In questo periodo l’allora GAL Garfagnana Ambiente e Sviluppo ha finanziato progetti di filiera corta agroalimentare, teleriscaldamento, sviluppo piccoli frutti di qualità e valorizzazione del patrimonio culturale montano. E’ stato inoltre realizzato con successo un progetto di cooperazione interterritoriale dedicato alla filiera del castagno.

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Che cos’è il programma Leader

LEADER è una metodologia di sviluppo locale utilizzata da vent’anni per coinvolgere gli attori locali nell’elaborazione e nell’attuazione di strategie, nei processi decisionali e nell’attribuzione delle risorse per lo sviluppo delle rispettive zone rurali.

LEADER è attuato in Europa da circa 2 800 gruppi di azione locale (GAL). Questi gruppi coprono complessivamente il 61% della popolazione rurale dell’UE e riuniscono i gruppi di interesse del settore pubblico, privato e della società civile in un dato territorio (situazione alla fine del 2018 – UE-28).

Nel contesto dello sviluppo rurale, LEADER è attuato nell’ambito dei Programmi di sviluppo rurale (PSR) nazionali e regionali di ciascuno Stato membro dell’UE, cofinanziati dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale  (FEASR).  Nel periodo di programmazione 2014-2020, il metodo LEADER è stato esteso ad altri tre fondi europei, assumendo la denominazione più generale di “Sviluppo locale di tipo partecipativo” (CLLD):

L’approccio LEADER è strettamente legato al rafforzamento dei soggetti locali attraverso l’elaborazione di strategie di sviluppo e l’allocazione delle risorse a livello locale. Il principale strumento per implementare l’approccio LEADER allo sviluppo territoriale e per coinvolgere i rappresentanti locali nei processi decisionali è il Gruppo di azione locale (GAL).

Il termine “LEADER” deriva in origine dall’acronimo francese di “Liaison Entre Actions de Développement de l’Économie Rurale” che tradotto letteralmente significa “Collegamento tra azioni di sviluppo dell’economia locale”.