L’acronimo LEADER deriva dal francese “Liaisons entre Actions de Développement de l’Économie Rurale” (“Collegamenti tra azioni di sviluppo dell’economia rurale”). L’idea di fondo, nata intorno al 1990, consiste nell’ottimizzare le energie e le risorse di tutti i soggetti locali in grado di contribuire all’elaborazione di strategie ed all’allocazione di risorse per la crescita sostenibile del territorio, costituendo partenariati tra il settore pubblico, quello privato e la società civile.

Il c.d. “metodo LEADER” comprende almeno i seguenti elementi:
Focus su territori rurali ben definiti, di livello sub regionale;
Approccio dal basso verso l’alto (bottom-up)
Partenariato pubblico-privato sul piano locale
Multisettorialità ovvero interazione tra operatori e progetti appartenenti a vari settori dell’economia locale
Implementazione di approcci innovativi
Realizzazione di progetti di cooperazione, anche transnazionale
Collegamento in rete di più partenariati locali.

Il principale strumento per implementare il metodo LEADER nei processi decisionali è il Gruppo di Azione Locale (GAL). Per maggiori informazioni sul metodo LEADER si veda qui.

La fase pilota dell’Iniziativa Comunitaria LEADER (1991-1993), che interessava in particolar modo le zone rurali svantaggiate, ha coinvolto 217 regioni europee, fra le quali anche il nostro territorio. L’area obiettivo del programma LEADER I comprendeva i comuni di Minucciano, Giuncugnano, Sillano, Piazza al Serchio, San Romano in Garfagnana, Villa Collemandina, Castiglione di Garfagnana, Pieve Fosciana e Fosciandora ed il sistema Apuano con i comuni di: Minucciano, Camporgiano, Vagli di Sotto, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Molazzana, Gallicano e Vergemoli.

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Per il coordinamento e la gestione del programma LEADER, il 25 giugno 1991 fu costituito il GAL Garfagnana Ambiente e Sviluppo s.c.r.l. con sede a Castelnuovo di Garfagnana, che è stato posto in liquidazione nel 2015 dopo aver concluso positivamente le rendicontazioni relative alla quarta edizione dell’Iniziativa stessa, nel frattempo confluita nell’alveo della programmazione regionale dei fondi europei di sostegno all’agricoltura.

Il PAL (Piano d’Azione Locale) del LEADER I, attraverso gli interventi di qualificazione dei servizi all’impresa agricola, artigianale e commerciale, ha avuto il merito di elevare le capacità manageriali dell’imprenditoria locale per favorire un nuovo sviluppo legato all’ambiente, alla sua valorizzazione e conservazione.