Il vino di montagna è il vino del futuro

In altura sta nascendo il vino di domani, è questo il punto emerso nell’incontro dedicato alla viticoltura di montagna organizzato dal Gal MontagnAppennino nel Palazzo dei Capitani di Cutigliano (PT). Viticoltura definita eroica, sicuramente di frontiera, che diventa uno sguardo sul futuro a causa del cambiamento climatico che sta causando una vera migrazione dei vitigni in alta

collina o in montagna. “Ci sono tante aziende che fanno viticoltura di montagna – spiega Marina Lauri, presidente del Gal – almeno nove già strutturate sul territorio che va dalla montagna pistoiese all’alta Versilia. Meritano attenzione e un accompagnamento che stiamo fornendo con la nuova programmazione del Gal nei prossimi anni. Nel nostro percorso di ascolto abbiamo visto che i territori stanno cambiando e noi dobbiamo stare al passo per usare efficacemente le risorse che possiamo dare. Questo è un modo per aziende, accademia e istituzioni di incontrarsi e confrontarsi”.

La spinta enogastronomica può diventare un volano di sviluppo per i territori: “Non si vive di solo turismo, qui si possono anche iniziare attività che finora non erano pensate, queste aziende sono l’apripista per chi vuole investire su questo territorio” ha commentato Marcello Danti, sindaco di Abetone Cutigliano. Una rilevanza certificata dalla più antica accademia agraria del mondo, quella dei Georgofili: “Tre presidenti degli Stati Uniti sono venuti in Toscana a imparare come si coltiva la vite – racconta Carlo Chiostri – le prospettive che i cambiamenti climatici impongono sono quelle che fra dieci anni forse parleremo di viticoltura solo in montagna”. Viene definita eroica la viticoltura sopra i 500 metri di altitudine, in Toscana sono già 1.200 gli ettari coltivati da piccole aziende.

Tipicità e legame con il territorio, valorizzazione del paniere alimentare, recupero di terreni non coltivati sono solo alcuni degli effetti certificati che la viticoltura di montagna porta negli ambiti di applicazione. “C’è un esigenza in tutto il settore agrario che deriva dal cambiamento climatico – spiega Paolo Storchi del Crea – per eccesso di temperature si hanno sempre più fenomeni di appassimento, a maggiore altitudine troviamo maggiore concentrazione di composti aromatici”. Agricoltura d’avanguardia anche sul risvolto tecnologico, come spiega Marco Vieri dell’Università di Firenze: “C’è grande richiesta di droni e robot per la viticoltura eroica”. “Lo sviluppo integrato del territorio è l’unico modo per sfruttare al massimo le potenzialità di queste zone – ha commentato Oreste Gerini, direttore generale del Masaf – si creano prodotti che hanno un legame fortissimo col territorio, sapori che si trovano solo in questo posto. Lo Stato è intervenuto per finanziare, attraverso le Regioni, il recupero dei vigneti storici o eroici” Andrea Elmi, azienda Maestà della Formica: “La mia è un’azienda nata nel 2013, sulle Apuane, in località La Foce, nel comune di Careggine. Il nostro progetto principale è quello di coltivare Riesling sopra i mille metri, abbiamo già cinque annate commercializzabili, tre in vendita e due in affinamento, una produzione di circa quindicimila bottiglie all’anno. Anche per noi è stato tutto diverso rispetto a chi coltiva in pianura, per esempio le vigne germogliano più tardi. E’ vero che lavorare il terreno è più dura, per questo attendiamo i droni commercializzabili, sarebbe un bel sollievo e un risparmio sulla manodopera. Operare in montagna ha anche dei vantaggi: la diversità della mia storia e della mia azienda ci fa spiccare rispetto ai grandi marchi sui mercati, gli importatori per Usa e Giappone riconoscono l’unicità e sono attratti dall’unicità oltre che dal prodotto. Forse è una prospettiva che non abbiamo dal nostro lato ma parlando con chi commercia il prodotto viene fuori e ti premia”.

Il GAL MontagnAppennino presenta la nuova strategia LEADER 2023/2027

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Presentata ieri, 24 gennaio 2024, nel Salone delle Feste di Borgo a Mozzano la nuova strategia Leader 2023/27 del Gal MontagnAppennino, oltre 5 milioni di euro di investimenti misto pubblico – privati per le aree rurali e montane delle province di Lucca, Pistoia e Pisa.

Intervento di apertura affidato alla vice presidente della Regione, Stefania Saccardi: “Le zone rurali sono fondamentali e sono state riscoperte durante la pandemia, la Toscana va tenuta insieme – ha spiegato in video collegamento – questo vuol dire investire sui servizi per le popolazioni. Noi con la nuova programmazione stiamo facendo questo. Abbiamo chiesto ai Gal di fare progettazione dal basso, e grazie anche all’aiuto dell’Anci hanno svolto un grande lavoro. I primi risultati premiano questa scelta, i progetti di riqualificazione delle comunità sono l’esempio perfetto di quello che è stato possibile fare. I Gal possono diventare protagonisti anche nella gestione dei fondi delle aree interne”.

Un lavoro, quello del Gal, che ha portato nell’ultimo esercizio a far arrivare fondi a privati ed enti di 34 comuni sparsi su tre province: “Abbiamo messo a terra 10 bandi, accolto 510 domande – ha spiegato il direttore del Gal, Stefano Stranieri – in particolare, per i Progetti di comunità sono state 9 le candidature finanziate per 74 partner diretti e 80 indiretti, progetti che hanno riguardato servizi, beni, spazi collettivi, sistemi locali del cibo e filiere agroalimentari”.

La nuova strategia Leader prevede: oltre 1,6 milioni di azione ordinaria per start up non agricole, investimenti produttivi non agricoli in aree rurali e sostegno ad azioni pilota dell’innovazione oltre ad azioni specifiche per oltre 3,5 milioni per lo sviluppo socio economico delle zone rurali, progetti di comunità e smart villages. “La scommessa che la Regione sta facendo sui Gal è giustificata dalle ricadute dei progetti sul territorio – ha commentato la presidente del Gal, Marina Lauri – abbiamo fatto tantissimi incontri sui territori, abbiamo trovato voglia di essere protagonisti del rilancio dei territori, abbiamo studiato una strategia che fosse cucita addosso alle richieste che abbiamo avuto. Questo che parte oggi è un nuovo metodo incentrato sulla concertazione, sull’integrazione tra pubblico e privato, la comunità diventa così protagonista. L’investimento diventa così l’azione corale di rilancio dei territori più svantaggiati per garantire la qualità della vita che meritano per la bellezza e le risorse che hanno a disposizione”.

L’esempio più concreto delle ricadute dell’azione del Gal sul territorio lo ha dato il sindaco di Borgo a Mozzano, Patrizio Andreuccetti: “Per quello che ho potuto constatare la scommessa del Gal è già vinta – ha detto – i finanziamenti che dall’Europa sono arrivati hanno cambiato in meglio i nostri territori, il restauro di questa sala ne è l’esempio. Basta aprire le finestre e vedere lo spazio del circolo che è restaurato grazie al progetto La quadratura del Serchio portato avanti dal Gal. Abbiamo piccole comunità vive grazie ai fondi che abbiamo potuto spendere. La parte pubblica deve lavorare insieme ai privati anche per dare una spinta all’economia locale. Non è qualcosa di distante dai cittadini ma qualcosa che si tocca con mano”.

E’ stata anche l’occasione di presentare i nuovi territori che sono entrati nell’area di competenza del Gal: le aree montane di Lucca, Capannori, Buti, Calci, Camaiore, Pistoia, Pescia e Montale.

“Dobbiamo combattere la disuguaglianza territoriale – ha spiegato il consigliere regionale Mario Puppa – l’elemento drammatico che è l’emorragia di persone che abbandonano le aree montane, questi soldi sono anche pochi rispetto a quelli che servono. Dobbiamo chiedere una fiscalità di vantaggio per avere lavoro e residenzialità oltre a servizi, sanità, trasporti e scuola che servono per tenere vivi i territori. Questo è un primo passo innovativo e fondamentale e la nostra azione politica deve andare in questo senso”. Gli fa eco il collega Vittorio Fantozzi: “Nei prossimi anni il concetto di area interna rischierà di dilatarsi rispetto agli attuali ambiti, strumenti come i Gal e il metodo Leader potranno aiutarci ad avere una visione più rapida ed elastica dei problemi e degli interventi da compiere”.

Di seguito le interviste realizzate dalle TV locali.

Abitare i luoghi, strategie di costruzione comunitaria.

Il GAL Montagnappennino ha presentato alla Regione Toscana la Strategia LEADER 2023/2027

Borgo a Mozzano, 23 ottobre 2023

Venerdì 20 Ottobre è stata presentata alla Regione Toscana la nuova Strategia LEADER del GAL Montagnappennino che guiderà la programmazione 2023/2027. Il nostro GAL negli ultimi mesi è stato protagonista di un fitto calendario di incontri rivolti all’ascolto del territorio in cui i partecipanti sono stati chiamati a contribuire alla redazione della Strategia, che è stata intitolata Abitare i luoghi, strategie di costruzione comunitaria.

La Strategia verterà su due temi fondamentali: uno riguarda i servizi, beni, spazi collettivi e inclusivi, l’altro i sistemi locali del cibo, i distretti e le filiere agricole e agroalimentari. La scelta è stata ponderata sulla base dall’analisi di contesto e dei fabbisogni, degli incontri di ascolto svolti sul territorio e con il partenariato della MontagnAppennino scrl, e sull’evoluzione dei bandi della programmazione 2014/2022, in particolar modo dagli esiti del bando Azione specifica LEADER “Progetti di rigenerazione delle comunità”.

Marina Lauri, Presidente del Gal MontagnAppennino esprime soddisfazione “Nel periodo 2023 – 2027, per le aree di riferimento (Garfagnana, Media Valle dei Serchio, Montagna Pistoiese e Alta Versilia, cui si aggiungono i territori montani dei Comuni di Pistoia, Montale, Pescia, Lucca, Capannori, Camaiore, Calci e Buti) il GAL potrà contare su quasi 6 milioni di euro per incentivare le iniziative per lo sviluppo rurale. Si tratta di fondi destinati all’attuazione del programma europeo Leader e che in questi anni ha portato sul territorio numerosi progetti innovativi realizzati con spirito di collaborazione”.

La Strategia dovrà essere approvata dalla Regione Toscana entro la fine del 2023.

Il GAL MontagnAppennino ascolta il territorio in vista della nuova Strategia LEADER 2023/2027

SISL 2023-2027

Il nostro GAL MontagnAppennino si appresta a redigere la nuova Strategia LEADER 2023/2027 e inizia dalla prossima settimana il fitto calendario di incontri rivolti all’ascolto del territorio. Gli eventi che il GAL MontagnAppennino propone sono spazi conviviali di ascolto del territorio, APERIGAL, eventi che coinvolgono i partecipanti in tre tempi: il tempo dell’ascolto e della conoscenza, il tempo della parola e della partecipazione e infine il terzo tempo, il tempo della conversazione e della convivialità. Gli incontri saranno tutti in presenza e resteranno aperti al contributo di tutti i cittadini.

Si comincia con l’incontro pubblico in programma a Cutigliano, in Piazza Catilina, il 30 agosto alle ore 18:30, per proseguire con Pistoia, presso la Sala Terzani della Biblioteca San Giorgio, il 4 settembre alle ore 16:30; al Casinò Municipale di Bagni di Lucca il 6 settembre alle 18:30; a Buti nella Sala di Bartolo, il 7 settembre alle 18:30; al Centro civico di Camporgiano l’11 settembre alle ore 18:30 e per finire il 13 settembre alle ore 18:30 presso le Scuderie Granducali di Seravezza.

Il Gal si trova, mai come oggi, a fronteggiare diverse novità, dettate anche dall’ampliamento del territorio di competenza ai territori montani di Lucca, Pistoia e Montepisano e per partire con la nuova Strategia è fondamentale il più ampio coinvolgimento possibile dei diversi attori locali in questa fase preliminare di ascolto.

È stato preparato anche un questionario online in cui si chiede al territorio di rispondere anche in forma scritta a quattro domande ritenute fondamentali riguardo a 4 parole su cui ruota l’ascolto del territorio: economie, servizi, risorse e giovani. I contributi saranno utilizzati per elaborare la Strategia di Sviluppo Locale 2023-2027 del GAL MontagnAppennino ed il questionario è reperibile al link https://forms.gle/b4oirnfwHiQxWHzu6

Marina Lauri, Presidente del Gal MontagnAppennino, invita tutti i cittadini a partecipare agli eventi pubblici “Sono certa che lo spirito di collaborazione che fino ad oggi abbiamo avuto sarà riconfermato e che la vostra partecipazione ed il vostro contributo saranno determinanti per il raggiungimento dei nuovi obiettivi e per l’efficacia delle azioni che metteremo in campo.”

Il Gal MontagnAppennino invita a seguire propri i canali social e web per iscriversi agli eventi e partecipare a questa importate fase di ascolto. Serve ancora una I(dea). Costruiamo insieme il nostro futuro.

A questo link è consultabile anche una presentazione della nuova Strategia di Sviluppo Locale SISL 2023-2027

Distretto rurale pistoiese, la governance affidata al GAL Montagnappenino

Sarà il GAL Montagnappennino il soggetto referente per la governance tecnica del Distretto Rurale Forestale della Provincia di Pistoia: un passaggio importante, che ha l’obiettivo di dare un nuovo impulso alle attività del territorio, in particolare in vista della nuova programmazione dei fondi comunitari. La decisione è stata presa all’unanimità durante l’assemblea del Distretto che si è tenuta a Pistoia, presenti il presidente Giuseppe Corsini, il presidente della Provincia Luca Marmo, il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, il vicesindaco di Pescia Luca Tridente, oltre ai rappresentanti delle associazioni di categoria Confagricoltura Pistoia, CIA Toscana Centro, Confcooperative Toscana, Coldiretti Pistoia, l’Associazione Boscaioli Pistoiese e l’Ordine degli Agronomi e Forestali Pistoia.

Ricordiamo che i GAL (Gruppi di Azione Locale) sono uno strumento promosso dall’Unione Europea per sviluppare piani e programmi per il miglioramento socio-economico delle comunità rurali; in Toscana sono sette, e il GAL Montagnappennino è già referente anche per la programmazione LEADER della Montagna Pistoiese.

Il presidente Marmo ha sottolineato che “la capacità operativa del GAL Montagnappennino potrà portare un valore aggiunto alle attività del distretto,  soprattutto per individuare negli strumenti e nei programmi previsti il sostegno economico per la realizzazione degli interventi per tutta l’area montana”; mentre il sindaco Tomasi ha sottolineato “come il Distretto rappresenti nei fatti l’occasione per cercare di contenere le tendenze demografiche negative, che rischiano di portare la nostra montagna a livelli irreversibili di criticità del saldo demografico”. 

La presidente del GAL Marina Lauri ha espresso la propria soddisfazione per la fiducia, sottolineando come “la vocazione del GAL sia proprio quella di sostenere e accompagnare i processi locali per rispondere alle problematiche delle aree montane”. La presidente ha annunciato che il GAL aprirà una sede sul territorio, messa a disposizione da Luca Marmo in qualità di sindaco di San Marcello Piteglio, per garantire un punto di riferimento anche per le attività del Distretto.

L’Assemblea si è chiusa con l’obiettivo di riconvocarsi a metà luglio, per dare vita ad una cabina di regia politica e a un gruppo tecnico, chiamati a definire le prime linee di intervento da portare all’attenzione dei vari tavoli di programmazione.

È ufficiale lo scorrimento della graduatoria del Bando Progetti di Rigenerazione delle Comunità

Grazie all’approvazione della variante al piano finanziario da parte della Regione Toscana il Gal Montagnappennino ha potuto portare la dotazione complessiva del bando Progetti di Rigenerazione delle Comunità a 2 milioni di euro.

Nella giornata di oggi è stata finalmente avviata la fase di accompagnamento per arrivare al vero e proprio Progetto per altre quattro proposte. I partenariati che iniziano oggi il percorso avevano avuto una buona valutazione da parte della commissione esterna e, sottolinea la Presidente Marina Lauri, siamo quindi particolarmente soddisfatti che possano continuare il percorso avviato.

Si tratta del progetto P.A.R.I.A.N.A. – Progetto-Azione di Rigenerazione Integrata Ambiente Natura Attività umane con capofila il Comune di Villa Basilica, il progetto R.O.C.C.A. Rigenerazione Operativa di Camporgiano Comunità di Appartenenza con capofila il Comune di Camporgiano, il progetto CASVI – Cammini di Sviluppo con capofila il Comune di Borgo a Mozzano e il progetto Paesi per mano del Comune di Castelnuovo di Garfagnana.

Durante l’estate lo staff del GAL Montagnappennino proporrà ai partenariati attività laboratoriali, incontri con esperti e study visit che accompagneranno i quattro nuovi partenariati alla presentazione del Progetto di Comunità prevista per l’autunno.

Sul sito www.serveunai.it e sul sito del GAL MontagnAppennino nella sezione Bandi in Attuazione è possibile scaricare la graduatoria generale e le graduatorie territoriali nonché seguire l’andamento del bando.

Selezione dei GAL della Toscana Programmazione metodo LEADER 2023-2027

Si è conclusa il 12 maggio la prima fase del percorso di selezione per i Gruppi di Azione Locale Toscani per la gestione delle risorse Feasr previste per la misura 19.1 del Programma di Sviluppo Rurale (PSR). Questa prima fase di pre-ammissibilità dei GAL sarà seguita dall’elaborazione e attuazione le Strategie di Sviluppo Locale (SSL) nel periodo di programmazione 2023-2027.

Il GAL Montagnappennino, che rimane un punto di riferimento della Programmazione LEADER dell’area rurale e montana delle provincie di Lucca e Pistoia, ha presentato la propria candidatura per conto della compagine societaria composta da partenariato pubblico e privato e sostenuta, per questa nuova programmazione, anche da alcuni nuovi Comuni della Provincia di Lucca (Capannori, Camaiore, Lucca) della Provincia di Pistoia (Pistoia, Montale, Pescia) e del Monte Pisano facenti parte della Provincia di Pisa (Calci e Buti).

Marina Lauri, Presidente del Gal Montagnappennino, esprime soddisfazione “Il Gal ha dimostrato di saper cogliere le sfide dei nostri territori e di saper valorizzare il potenziale endogeno delle aree maggiormente svantaggiate. Per i nuovi territori si tratta di un importante novità, le frazioni montane di ben 8 nuovi comuni potranno presentare progetti legati allo sviluppo del territorio superando quei confini amministrativi che, finora, rappresentavano un limite quasi invalicabile.”

Per il GAL Montagnappennino prende il via il Progetto Horizon Europe RUSTIK

Ha preso avvio il 5 ottobre scorso il progetto europeo RUSTIK (Rural Sustainability Transitions through Integration of Knowledge for improved policy processes), un progetto di ricerca transdisciplinare quadriennale. Il progetto mira a consentire agli attori delle comunità rurali e ai responsabili politici di progettare strategie, iniziative e politiche migliori per favorire le transizioni verso la sostenibilità delle aree rurali.

Il progetto, finanziato dal programma Horizon Europe, prevede un’analisi degli attuali requisiti di adattamento e il supporto di efficaci processi di definizione delle politiche rurali per una migliore comprensione delle diverse funzionalità e caratteristiche rurali, nonché delle potenzialità e delle sfide delle aree rurali. Ambiente, clima-energia, socio-economia e digitale saranno i percorsi di transizione chiave studiati nel progetto.

I Living Lab in 14 Regioni pilota europee tra cui la Garfagnana e la Lunigiana saranno l’elemento centrale per generare nuove conoscenze sulla diversità rurale e sulle trasformazioni della società. I Living Labs di RUSTIK lavoreranno sull’identificazione di nuovi dati, sui metodi di raccolta dei dati, combinati con le fonti di dati attuali per creare indicatori rilevanti per rendere le informazioni e le analisi accessibili e preziose per gli attori e i responsabili politici e per migliorare la valutazione dell’impatto rurale. L’obiettivo finale è quello di migliorare le strategie politiche e le strutture di governance.

La scorsa settimana i partner accademici del progetto si sono riuniti per l’incontro di avvio organizzato a Francoforte dal coordinatore del progetto, l’Istituto per la ricerca sullo sviluppo rurale (IfLS).

Un partenariato multidisciplinare

Il consorzio coinvolge 30 organizzazioni partner. Otto università e quattro istituti di ricerca forniscono competenze scientifiche nei settori dello sviluppo rurale, della pianificazione e della rendicontazione territoriale, dei processi politici, del cambiamento climatico e della sostenibilità; due PMI basate sulla conoscenza contribuiscono con tecnologie e approcci pronti per l’applicazione; due ONG fungono da intermediari tra università e PMI.

I partner locali e regionali incorporati assicurano un’attuazione del progetto orientata alla pratica. Si tratta di partner di cinque amministrazioni pubbliche locali o regionali, due gruppi di azione locale (GAL), tre associazioni imprenditoriali e tre agenzie di sviluppo regionale.

Due organizzazioni europee che rappresentano gli attori e le regioni rurali montane, Euromontana, e l’associazione europea LEADER per lo sviluppo rurale, ELARD, sono moltiplicatori chiave verso altre regioni europee e sostengono in particolare la diffusione verso l’Unione Europea.

Gli sforzi del consorzio contribuiranno a potenziare gli strumenti e gli approcci politici europei esistenti, soprattutto a sostegno del Green Deal europeo, della Strategia digitale europea, del Pilastro europeo dei diritti sociali e della Visione a lungo termine per le aree rurali dell’Unione europea, della politica di coesione dell’UE, della politica agricola comune e, in particolare, del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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È online la graduatoria del Bando Progetti di Rigenerazione delle Comunità

È stata adottata oggi dal CDA del Gal Montagnappennino la graduatoria che decreta le idee progettuali ammesse alla fase di accompagnamento per arrivare al vero e proprio Progetto di Rigenerazione delle Comunità.

Il bando per i Progetti di Ri-generazione delle Comunità, dal valore di 1,1 milioni di euro, era stato pubblicato lo scorso 6 aprile. In tutto sono state 16 le candidature pervenute alla scadenza del bando, ben distribuite sia dal punto di vista territoriale che per tipologia.

I progetti presentati sono stati esaminati da commissione esterna che, sulla base dei criteri indicati dal bando, ha valutato l’adeguatezza del partenariato e la rispondenza agli obiettivi del progetto, la rilevanza dell’idea progettuale e la completezza e chiarezza delle attività previste e dei risultati attesi in rapporto al tematismo scelto, l’efficacia e la qualità dell’intervento in funzione della rigenerazione delle comunità interessate, nonchè il livello di partecipazione. L’analisi ha prodotto una graduatoria e le risorse disponibili consentono l’ammissibilità a finanziamento di 4 proposte mentre 1 proposta è risultata parzialmente finanziabile, distribuite tra i quattro territori del Gal Montagnappennino (Alta Versilia, Appennino Pistoiese, Garfganana, Media Valle del Serchio).

La graduatoria verrà pubblicata sul BURT del 5 ottobre 2022 e rappresenterà lo step iniziale del processo di accompagnamento dei Progetti di Rigenerazione delle Comunità, sul sito del GAL MontagnAppennino nella sezione Bandi in Attuazione è possibile scaricare la graduatoria generale e le graduatorie territoriali  nonché seguire l’andamento del bando.

16 candidature per il bando per i Progetti di Ri-generazione delle Comunità

Sono state approvate da parte del CdA le 16 Candidature presentate per il Bando Progetti di Rigenerazione delle Comunità.

A distanza di poco più di 10 giorni dalla chiusura del Bando per i Progetti di Ri-generazione delle Comunità, il Consiglio di Amministrazione del GAL Montagnappennino ha deliberato in merito all’ammissibilità delle 16 candidature presentate che sono state tutte ammesse alla valutazione da parte dalla commissione.

Dopo un anno di animazione sul territorio con lo slogan “Serve una I”,  sono stati raggiunti tanti soggetti: enti pubblici, aziende, scuole, università, soggetti privati e tante associazioni. Da parte del GAL Montagnappennino c’è stato un cambio di mentalità sia per la modalità di lavoro e di animazione sul territorio; sia per il metodo di comunicazione intrapreso. Il risultato è sicuramente arrivato, visto il numero delle candidature presentate e ha permesso alla società di interagire con il territorio, conoscerne nuove sfaccettature e i suoi abitanti.

I partecipanti diretti possono accedere ad un contributo a fondo perduto a sostegno degli investimenti che si impegnano a realizzare, sono ammissibili candidature che attivano per ognuna un contributo pubblico minimo di 100.000,00 € e massimo di 250.000,00 €. Il numero dei PdC ammissibili e potenzialmente finanziabili è determinato sulla base della dotazione finanziaria.

È stata nominata anche la commissione esterna che valuterà i progetti entro il 3 settembre. Dalla valutazione dei criteri verrà redatta la graduatoria che decreterà le idee progettuali ammesse alla fase di accompagnamento da parte del GAL per arrivare al vero e proprio Progetto di Rigenerazione delle Comunità.